-DURATA DEI TEMPI PREISTORICI inseriti nella cronologia dei tempi geologici, già classificati da Eugène Dubois e suddivisi in periodi cronologici da J. Blanchard, dall’uno al settanta, ognuno di circa 21.000 anni.
-TERRAZZI MARINI QUATERNARI, il Siciliano e il Calabriano.
-LE PRIME PIETRE ROZZAMENTE TAGLIATE dell’AUSTRALOPHITECUS SICULUS.
-LA PREISTORIA: dal Paleolitico inferiore agli albori del Neolitico.
IL SICILIANO: il periodo cronologico 61-59, corrisponde a 1.258. 000 anni fa e coincide con il terrazzo marino del Siciliano, definito dal geologo Doderlein per indicare le formazioni marine, a fauna fredda, scoperto nel mare di Palermo a circa 95-100 metri sotto il livello del mare, risalente all’interglaciale di Gunz e al periodo archeologico Acheuleano.
Il periodo cronologico 69, corrisponde a 1.426.000 anni fa e al terrazzo Calabriano, dove è stato trovato” l’Australophitecus Siculus”, scoperto a Capo Rossello di Realmonte di Sicilia, associato ad industria del Paleolitico inferiore, caratterizzata da strumenti su scheggia e su ciottolo. Gli strumenti, su scheggia di selce, sono grossolanamente sbozzati, alcune da un lato, altri da tutti e due i lati. I ciottoli, sempre in selce, sono tagliati a grosse schegge, alcuni resi molto taglienti, altri più rozzi, tipici della pebble culture.
IL PALEOLITICO, fino agli albori del Neolitico: Gli uomini del Paleolitico scheggiavano le pietre con un percussore e dal nucleo originario ne traevano rozze lame, raschiatoi, scalpelli, bulini e punte per armare le frecce e i giavellotti; abitavano i sottoroccia e le grotte, ne dipingevano e graffivano le pareti con scene di animali, che poi, nella realtà, cacciavano con frecce, giavellotti e bolas.
Prov. Agrigento: raccolta di materiale preistorico vicino valle dei templi- Busonè, presso Raffadali, rinvenimento di due idoletti femminili, ricavati da ciottoli- Caldare, villaggio con capanne ellittiche del periodo di Castelluccio- Cannatello, rinvenute tracce di un villaggio e necropoli con tombe a grotticella, scavi P. Orsi 1911.
Prov. Catania: ritrovamento di necropoli ad Adrano- grotte di Barriera e Novalucello, ritrovamento di ceramica del tipo di Malpasso, Sant’Ippolito, Tapsos e castelluccio.
Prov. Caltanisettta: rinvenimento di ceramica tipo Serraferlicchio e Sant’ Ippolito- Dessueri, scavi P. Orsi, ritrovamento di circa 2.000 tombe del tipo di Pantalica.
Provincia di Enna: scavi Bernabò Brea 1950, necropoli con tombe a forno, alcune con divisore.
Prov. Siracusa: grotta Perciata, rinvenimento di ceramica della cultura di Diana e cultura del Conzo- Grotta Giovanna, deposito del paleolitico sup. con pietre incise, una con figura di
bovide- Matrenza, scavi P. Orsi, villaggio fortificato con ceramica tipo Stentinello, di Diana, di Thapsos e ceramica micenea.
Prov. Trapani: scavi G. Dalla Rosa 1869, grotta Martogna, grotta Scurati grotta delle scalette, industria paleolitico sup.- Grotta mangiapane, giacimento con industria epigravettiana.
Prov. Ragusa: Calaforno, ritrovamento di stazioni-officina, dintorni Vizzini, Monterosso Almo, Giarratana, scavi fratelli Cafici 1931.
LA CULTURA DI LIPARI - La cultura di Lipari delle isole Eolie, era interessata al commercio dell’ossidiana che trovava in situ. L’industria litica è di questo tipo di pietra vulcanica. La ceramica, di colore bigio, presenta diversi stadi ed è chiamata di Diana.
CASTELLUCCIO DI NOTO – La ceramica di Castelluccio è a bande rosso-bruno. Le tombe, a parete, scavate nella roccia, hanno chiusura a portello con motivi spiraliformi.
IL PETRARO, vicino VILLASMUNDO – Nel villaggio fortificato del Petraro è presente la ceramica di tipo stentinelliana e del tipo di Castelluccio. Utensili in basalto: accette discoidali, martelli triedri, pietre da fionda, asce, mazze e palle poliedriche.
IL CAMPIGNANO LACUSTRE DELL’AMERILLO – Nella stazione-officina campignana del fiume Amerillo di Vizzini, sono presenti: grosse lame, tranchets, bulini, punte pericordiane di La Gravette e punte di tipo Solutreano a forma di foglia di lauro, scalpelli, raschiatoi, perforatori, picchi e una abbondante industria microlitica.
LA CERAMICA IMPRESSA DELLA GISIRA – Nella Gisira di Brucoli sono presenti tracce di capanne, ceramica impressa del tipo di Stentinello, falcetti in selce e ossidiana, punteruoli in osso, asce, accette in pietra verde e martelli triedri in basalto.
LA CULTURA DI STENTINELLO DI SIRACUSA – Villaggio trincerato, con fossato e aggere; industria litica in selce e ceramica impressa con impressioni a punzone e linee incise formanti triangoli tratteggiati. Insediamenti stentinelliani anche in Francia, Inghilterra e Africa.
GROTTA CALAFARINA E CORRUGGI DI PACHINO – L’industria è microlitica, negli strati più alti è associata ad ossidiana. Ceramica impressa stentinelliana nella grotta Corruggi.
GROTTE DI SAN TEODORO, vicino San Fratello di Messina – Deposito di argilla con pachidermi: hippopotamus, rhinoceros, equus, ed elephas nano, che si riscontrano in Sardegna, Creta, Cipro e Malta. L’industria è paleolitica. Ritrovamento di pendagli e collane di canini di cervidi.
GROTTA DI LEVANZO, CALA DEI GENOVESI – Ritrovamento di arte quaternaria con figure incise di animali. Industria di tipo gravettiana. Ritrovamento di ciottoli dipinti a strisce che hanno analogie con le tavolette a zig-zag del Mas di Azil, Francia.
GROTTE DI FAVIGNANA – Scavi nel 1869, di G. Dalla Rosa. Ritrovamento di fauna ad elephas con industria del paleolitico superiore. Incisioni, sulle pareti delle grotte, con scene di animali.
CAPO GRAZIANO, ISOLA DI FILICUDI – Scavi Bernabò Brea, villaggio di capanne sulla montagnola di Capo Graziano; presenza di grandi ciottoli informi e tombe della fase iniziale della cultura.
LE GROTTE DELL’ADDAURA – Poste sul versante Ovest del monte Pellegrino di Palermo, appartengono al periodo preistorico del Paleolitico superiore. Presenza di arte paretiale.
Prima formazione VILLAFRANCHIANA - 1.447.000 anni fa, periodo cronologico, di J. Blanchard, 70.