Il grande filosofo ateniese Platone, vissuto tra il quinto e il quarto secolo avanti Cristo, ci ha lasciato molte opere; in quella intitolata La Repubblica ha descritto lo Stato ideale, che dovrebbe essere retto dai filosofi perché con la loro saggezza possono fare le scelte migliori per tutta la collettività.
Platone s'illuse che il tiranno di Siracusa Dionigi il Vecchio potesse realizzare la sua utopia svolgendo il ruolo di principe-filosofo. A tal fine nel 388 a.C., accogliendo l'invito del tiranno, si recò a Siracusa, ma in quella città conobbe un giovane, di nome Dione, che gli sembrò la persona più idonea ad attuare il suo progetto politico. Dionigi, temendo che Platone potesse mettere in pericolo il suo trono, dopo averlo fatto imprigionare lo vendette addirittura come schiavo. Per fortuna Platone fu riconosciuto da un filosofo suo amico, che pagò il riscatto per farlo ritornare libero ad Atene.
Platone, nonostante quella disavventura, non desistette dal suo proposito e nel 367 a.C., alla morte del tiranno, tornò a Siracusa con la speranza che Dionigi II, suo figlio e successore, potesse dargli ascolto. Ma si era sbagliato, infatti il nuovo tiranno mandò in esilio Dione, mentre tenne il filosofo ateniese in una specie di prigione alternando manifestazioni di stima a comportamenti irriguardosi. Platone potè lasciare Siracusa solo qualche tempo dopo approfittando dell'assenza di Dionigi II, impegnato in una guerra.
Il filosofo, dando prova di coerenza e coraggio non comuni, pur sapendo a quali rischi andava incontro, tornò per la terza volta a Siracusa nel 360 a. C. per difendere davanti al tiranno l'amico Dione che, nonostante fosse in esilio, da quello veniva ancora danneggiato insieme alla sua famiglia. Purtroppo anche questo viaggio risultò infruttuoso perché i rapporti con Dionigi II si guastarono del tutto e Platone a stento poté tornare in patria sano e salvo.
In seguito Dione riuscì ad impossessarsi del potere a Siracusa, ma cadde presto vittima di una congiura. Pertanto neanche questa volta Platone poté vedere la realizzazione del suo progetto politico.
Poco tempo dopo anche il filosofo ateniese morì. Il suo Stato ideale rimase sulla carta, ma il suo pensiero continuò ad essere apprezzato ed ancora oggi Platone é considerato uno dei più grandi maestri dell'umanità.