Pietro Consagra, nato a Mazara del Vallo (Trapani) nel 1920, é un grande scultore che opera nell'ambito dell'informale. La sua concezione della scultura si basa sulla 'bifrontalità', cioé nel linguaggio astratto di questo artista l'opera perde la tridimensionalità e quindi viene osservata secondo due punti di vista.
Ha studiato presso l'Accademia di Belle Arti di Palermo, poi si é trasferito a Roma dove ha frequentato lo studio di Guttuso. Nella capitale ha conosciuto alcuni validi artisti, fra i quali Dorazio, Turcato e Attardi. Con questi ha elaborato il Manifesto del gruppo astrattista Forma, secondo il quale l'unico modo per fare arte nuova e impegnata é quello di aderire all'astrattismo. Nel 1948 a Roma é tra gli organizzatori della mostra Arte astratta in Italia.
Nel 1950 é invitato per la prima volta alla Biennale di Venezia dove, in seguito, avrà una sala personale. Nel 1952 vede la luce la sua prima pubblicazione dal titolo La necessità della scultura. Altri suoi libri sono: La città frontale (1973) e Vita mia (1980), opera autobiografica.
Già dai primi anni Cinquanta viene invitato a partecipare alle più importanti mostre internazionali: a Londra (1953), ad Anversa (1953 e 1959), a San Paolo (1954 e 1959), a Bruxelles (1958), a New York (1958) e a Tokio (1961). Nel 1958 presenta la sua prima personale al Palazzo delle Belle Arti di Bruxelles. Altre personali sono quelle di Parigi (1959) e di Rotterdam (1967).
E' del 1967 un lungo soggiorno negli Stati Uniti dove svolge un ciclo di lezioni alla School of art di Minneapolis. La vita nelle città americane lo induce a delle riflessioni sull'architettura urbana dalle quali nasce il progetto utopistico di una città creata interamente dagli artisti. Esso sarà realizzato in un certo senso a Gibellina (Trapani), dove gli artisti hanno avuto un ruolo importante nella ricostruzione della città dopo il sisma del 1968. In quella meravigliosa città d'arte, insieme ad opere di altri celebri artisti contemporanei, si possono ammirare alcune realizzazioni di Pietro Consagra, tra cui la Stella all'ingresso della città.
Nel 1978 firma a Venezia insieme ad altri artisti la cosiddettta Carta di Matera che tende a salvaguardare l'identità urbanistica della città lucana. Precedentemente aveva indirizzato una Lettera ai Materani per invitarli a difendere i famosi sassi da restauri inadeguati.
Nel 1989 un'ampia retrospettiva viene dedicata all'artista siciliano dalla Galleria d'arte moderna di Roma e nel 1991 vengono esposte varie sue sculture al Palazzo Steri di Palermo. Nello stesso anno il Museo Ermitage di San Pietroburgo ospita le sue opere aprendo per la prima volta le porte ad uno scultore astratto.
Nel 1993 presso la Galleria Nazionale d'Arte moderna di Roma viene inaugurata la sala permanente di Consagra con l'esposizione di numerose opere da lui donate.
Nel gennaio del 2000 anche la Galerie der Stadt di Stoccarda riserva una sala personale permanente a dipinti e sculture dell'artista mazarese.
Sculture di Pietro Consagra si possono ammirare in varie città italiane.