Giovanni Meli è il più grande poeta in dialetto siciliano ed è anche una delle voci più belle della poesia del Settecento. Nato a Palermo nel 1740, si laureò in medicina e per alcuni anni fu medico a Carini, a pochi chilometri dal capoluogo, poi ottenne la cattedra di Chimica nell'università della sua città.
Letterato e poeta, scrisse in versi opere di vario genere: egloghe, idilli, satire, favole morali, poemetti.
Le satire e le favole morali danno la misura del suo spessore umano e costituiscono un'interessante lezione di vita, ma bisogna dire che le cose sue più valide sono nella raccolta Buccolica, dove, in un dialetto siciliano di elegante fattura letteraria, esprime un forte amore per la natura e, in particolare, il gusto per il paesaggio, nonché il senso della bellezza e dell'amore.
Il poeta morì a Palermo nel 1815.