E' iniziato al Teatro greco di Siracusa il XLII ciclo di rappresentazioni, che si concluderà il giorno 24 giugno. Quest’anno sono state portate sulla scena le tragedie “Trachinie” di Sofocle ed “Eracle” di Euripide. La tragedia “Trachinie”, composta da Sofocle nel 429 a.C., prende il nome dalle donne di Trachis, città nella quale è ambientata. Essa é stata rappresentata a Siracusa per la prima volta nel 1933 e la seconda volta nel 1980. In sintesi, Deianira, moglie di Eracle, per riconquistare il marito che si era invaghito di un’altra donna, gli fa indossare una veste trattata col sangue di Nesso, il centauro ucciso da Eracle. Quella veste, invece, sarà la causa della morte dell’eroe. In tal modo il centauro ottiene la sua vendetta postuma. La tragedia “Eracle" é stata rappresentata a Siracusa una sola volta, nel 1964, nella traduzione di Salvatore Quasimodo, premio Nobel per la Letteratura. Essa mostra come l’eroe mitologico, accecato dalla follia, possa arrivare ad uccidere i suoi familiari. Delle rappresentazioni classiche a Siracusa si occupa l’INDA (Istituto Nazionale del Dramma antico) le cui origini risalgono al 1914. Ad un anno dalla sua costituzione, nel 1915, fu portata sulla scena la prima tragedia.