Signor Savoja Vittorio, Lei mi scusi
ed anche Lei, figliolo Filiberto,
ma certo avete belli duri i musi
per provocare in noi questo sconcerto!
Diversi erano i toni e i vostri usi,
cari figlio e nipote di Re Umberto,
quando imploranti e pure un po' confusi
reclamavate il Patrio Suol sofferto.
Ora il programma vostro è un po' cambiato,
per essere al Paese più vicini
vorreste che vi venga presto dato
un monte bello grosso di quattrini,
dimenticando quel che l'antenato
fece all'Italia nostra e ai cittadini!
Nun fici lu sunettu in sicilianu
picchì capiti appena l'italianu!