- Autore:
- Enzo Gancitano
- Email:
- gancitano@libero.it
- Casa Editrice:
- Arti Grafiche Campo
- Prezzo:
- Euro 12
- Anno e luogo di Pubblicazione:
- 2005 - Alcamo
- Note:
- Sottotitolo: Memorie di una città scomparsa e dimenticata
Recensione
Di tanto in tanto lo storico mazarese Enzo Gancitano (gancitano@libero.it) fa dono di un nuovo libro ai suoi lettori, che apprezzano molto la materia e il modo del suo raccontare. Egli, già noto per alcune opere su Mazara (una Storia in tre volumi e uno studio di toponomastica), recentemente ha pubblicato la raccolta di prose “A due passi dal fiume” (Arti Grafiche Campo, Euro 12,00). In essa illustra alcune vicende storiche della sua città accostandole ad aneddoti, fatti leggendari e memorie personali, che spesso sono anche memorie collettive. Nel suo libro vi sono, poi, usi e costumi del passato, personaggi illustri o caratteristici, antiche espressioni del linguaggio popolare, canzoni, poesie; e vi si ritrovano i luoghi della città antica che, spesso, essendo scomparsi e dimenticati o soltanto trascurati, suscitano l’indignazione dell’autore, e chissà di quanti suoi concittadini, per ciò che si è perso del patrimonio ereditato dai padri e per l’incuria del presente. Ritornano anche gli antichi mestieri; ricordiamo a questo proposito l’interessante capitolo relativo alle cave di pietra, in cui lavorava una manovalanza esperta, ma assoggettata ad enormi sacrifici, e la storia del pescatore centenario che, in uno schietto e fascinoso siciliano, racconta la sua vita, dura e rischiosa, al contatto col mare sin da quando era bambino. Particolarmente avvincente è il racconto del giovane carpentiere campano che impiantò il primo cantiere navale a Mazara perché vi si trovava molto bene; ma, costretto a scegliere fra l’amore per questa città e l’amore per una ragazza che in Sicilia non voleva venire, lasciò prevalere le ragioni del cuore, anche se la città del Mazaro gli rimase sempre cara. Sovente la rievocazione si carica di forza emotiva e la pagina diventa lirica. Questo accresce il fascino dell’opera di Enzo Gancitano, che si presenta varia, ricca, capace d’incuriosire, di commuovere, d’indignare, d’interessare, d’insegnare, sempre con un linguaggio chiaro, misurato, avvincente. (S. B.)